Notizie discordanti e accavallate lasciano poca chiarezza e attendibilità su questo Ugo II appartenente alla nobile famiglia romana dei Pierleoni. Durante l’antipapato di suo zio, Anacleto II, aveva ricoperto varie cariche dello stato pontificio, cosicché Alessandro III, divenuto Papa, pensò che fosse idoneo ad essere elevato alla porpora, cosa che avvenne nel 1165 con destinazione alla sede vacante tuscolana, come riporta l’Oldoini nei suoi annali (anno 1150). Da tener presente che l’antipapa Pasquale III, per imposizione di Rinaldo di Dassel, elesse antivescovo tuscolano un altro cardinale, che resse la diocesi forse dal 1164. Nel 1167 e 1168 questo antivescovo si firmava negli atti: “Ego Martinus Tusculanus Episcopus”, come risulta dal volume PFLUNGK-HARTTUNG – Acta Pontificum Rom. Inedito – Graz. 1958, ai numeri 327 del 6 agosto 1167, 328 del 6 agosto 1167 e 329 del 26 febbraio 1168. Il Moroni parla di diversi cardinali di nome Ugo. Tra i tanti senza dare altre notizie ne cita uno che nel 1164 o 1165 venne creato cardinale vescovo di Frascati, però lo fa morire nel 1166. Il Ciacconio riferisce che non si sa bene se questo Ugo fosse assegnato alla sede di Albano o a quella tuscolana. Il Grandi gli dà per successore un certo Giovanni, abate di Strumio, però costui nel 1178 non doveva stare a Tuscolo, in quanto in questa città c’era a villeggiare Alessandro III, vero Papa, mentre Giovanni era un antivescovo creato da Vittore IV antipapa. Sia l’Orioli che il duca di York assegnano il periodo di vescovato tra il 1164 e il 1178 ad Ugo II. Biasotti e Tomassetti, lo pongono nel 1166 e lo chiamano, come il Moroni, Ugo Pierleone. Il Razza lo pone tra il 1164 e il 1170. Il cronista incognito lo mette nel 1164 sotto Alessandro III.