Come avviene ogni anno, dal 18 al 25 gennaio si svolgerà la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, un’iniziativa ecumenica di preghiera internazionale, durante la quale tutte le confessioni cristiane pregheranno per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.
Il tema scelto per quest’anno è tratto dalla domanda posta da Gesù nel versetto 26 del capitolo 11 del Vangelo di Giovanni «Credi tu questo?» (Giovanni 11,26).
Questa domanda, fondamento della fede cristiana, ha percorso anche il Concilio di Nicea, del quale quest’anno ricorrono i 1700 anni, durante il quale Padri della Chiesa, come sant’Atanasio, hanno difeso la fede trinitaria nella consapevolezza del dramma delle divisioni della Chiesa antica.
In tutte le diocesi in questa settimana sono previste attività e iniziative di preghiera per l’ecumenismo, il dialogo e la pace e, laddove possibile, momenti condivisivi con le sorelle e i fratelli delle altre confessioni religiose presenti sul territorio.
Anche nelle diocesi di Frascati e di Velletri- Segni, il nostro vescovo Stefano ha incaricato una piccola commissione interdiocesana che, insieme ai sacerdoti referenti diocesani per l’ecumenismo, hanno elaborato due proposte che ci aiuteranno a vivere questa settimana con maggiore consapevolezza.
La prima proposta è un piccolo sussidio per accompagnare, dal 18 al 25 gennaio, la preghiera per l’ecumenismo e l’unità nelle nostre comunità parrocchiali che trovate in allegato ed è stato inviato a tutti i parroci.
La seconda proposta è una Celebrazione ecumenica interdiocesana che si svolgerà sabato 25 gennaio alle ore 17 presso la Cattedrale S. Pietro Apostolo di Frascati in cui avremo l’occasione di incontrarci, pregare insieme, meditare sulla Parola di Dio e ascoltare importanti testimonianze insieme al vescovo e a altri ministri e fratelli e sorelle di altre confessioni cristiane del nostro territorio.
Alla celebrazione parteciperanno anche i monaci basiliani dell’Abbazia di S. Nilo di Grottaferrata che celebrano il millenario della consacrazione della loro Chiesa abbaziale di S. Maria. La loro presenza di cattolici di rito greco- bizantino impreziosisce ulteriormente la celebrazione ecumenica in quanto costituisce una sorta di ponte tra la cultura occidentale e cultura orientale.