Il Grandi, il Moroni, l’Ughelli, il duca di York e il cronista ignoto del can. Bartolini sostengono le date 1050-59 circa. L’Orioli ritiene che sia stato Vescovo labicano dal 1059-63. Fu uno dei principali oppositori all’elezione a Papa di Benedetto X, eletto nel 1058 con l’aiuto dei romani e dei conti di Tuscolo. Quindi Pietro II era già vescovo prima del 1059. Per sfuggire alla rappresaglia del regnante antipapa, si rifugiò a Cassino, ove si adoperò per far eleggere Desiderio come 37° successore di s. Benedetto. In seguito, nel 1086, questo abate diverrà Papa con il nome di Vittore III: il Vescovo Pietro anche da Cassino non mancò di esercitare la sua influenza per far espellere dal trono di Pietro, Benedetto X e in seguito influì notevolmente per l’elezione di Niccolò II (1059-61). I meriti di questo Vescovo furono molti, tanto che venne indicato dall’abate di Montecassino a succedere a Vittore II. Il cronista del can. Bartolini ritiene che questo Pietro fosse vescovo tuscolano e che fosse il primo Vescovo, che rivestì la dignità cardinalizia. Come già detto, l’Ughelli lo ritiene eletto alla porpora nel 1050 da Leone IX. Il Moroni lo dice romano e creato Cardinale Vescovo Tuscolano verso il 1050 da Leone IX. Anche lui sostiene che Pietro, pieno di incomparabile zelo, cacciò dalla cattedra apostolica l’intruso Benedetto X e contribuì alla elezione di Niccolò II. Ritiene che morì nel 1059. Riguardo alla tesi dell’Orioli si ritiene trattarsi di un altro Pietro, il III, che resse la cattedra tuscolana sicuramente nel 1062.