Madre Carla si è lasciata condurre dallo Spirito Santo lungo le tante strade che il Signore le indicava, portando frutti belli e abbondanti per il Suo Regno

Madre Carla Borgheri, una santità vissuta nella carità: nascosta, semplice, pienamente evangelica

In cattedrale presieduta dal vescovo Stefano la cerimonia di chiusura della fase diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione

28 Aprile 2025

Si è conclusa sabato 26 aprile la fase diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Carla Bolgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

La cerimonia è stata presieduta da Mons. Stefano Russo, Vescovo di Velletri-Segni e di Frascati, alla presenza del Delegato Episcopale, Mons. Orlando Raggi, insieme agli altri componenti del Tribunale diocesano, al Postulatore, Dott. Waldery Hilgeman, e alla Vice-Postulatrice, Sr. Loreda Spagnolo.

 

Fra i presenti, che hanno riempito la Cattedrale di Frascati (Roma), vi erano un folto gruppo di religiose della Congregazione fondata da Madre Carla, fedeli provenienti dal Lazio e dalla Puglia — tra cui vari cori —, autorità civili e militari di Frascati e dintorni, laici, religiosi, molti sacerdoti e numerosi amici che hanno desiderato partecipare a questo momento.

Ai lati dell’altare risaltavano le scatole rosse contenenti la documentazione raccolta che sarà consegnata al Dicastero delle Cause dei Santi presso la Santa Sede, dove proseguirà lo studio e la valutazione di quanto raccolto.

In un clima solenne, il programma è iniziato alle 16 con la celebrazione della Santa Messa, durante la quale il Vescovo Stefano ha messo in luce la vita di Madre Carla, che con umiltà, disinteresse e gratitudine si è lasciata condurre dallo Spirito Santo lungo le tante strade che il Signore le indicava, portando frutti belli e abbondanti per il Suo Regno.

La seconda parte dell’evento è stata aperta dalla Relatio del dott. Waldery Hilgeman che ha ricordato come “la santità non è perfezione umana, ma trasparenza di Dio” e questa trasparenza in Madre Carla Borgheri era “visibile”, nell’aver accolto il Vangelo nella sua vita e l’averlo vissuto con “semplicità luminosa”, non cercando grandezze, ma nel dono quotidiano di sé, nell’amore paziente, forte e silenzioso verso Dio e verso ogni persona incontrata, rendendo grandi le cose piccole, non facendo rumore ma dando luce.

Nel suo vissuto quotidiano dove tutte le virtù cristiane si sono fatte concrete nella carità è fiorita la sua santità: una santità nascosta, semplice, ma pienamente evangelica.

Ed è proprio per custodire e riconoscere questa luce che, dall’apertura della Causa nel dicembre 2022, si è vissuto un vero e proprio cammino ecclesiale, segnato dall’ascolto, dal discernimento e dalla ricerca della verità alla luce dello Spirito Santo.

Suor Loreda nella sua relazione ha rilevato che il Tribunale ha raccolto in 1.300 pagine le testimonianze di 68 persone  di diverse età, provenienza, stati di vita e ministeri nella Chiesa, ciascuna delle quali ha offerto il proprio contributo per far emergere, con semplicità e profondità, la santità della Serva di Dio Carla Borgheri.

La Commissione storica ha svolto un’imponente e attenta opera di ricerca, raccogliendo più di 11.000 pagine di documenti, che aiutano a comprendere meglio il contesto storico ed ecclesiale in cui la Serva di Dio ha vissuto la sua vocazione.

Un ricordo particolare è stato rivolto al primo Delegato Episcopale, Padre Luigi Secchi, che il Signore ha chiamato a sé nel corso dell’Inchiesta. Un profondo ringraziamento è stato rivolto al caro Vescovo Stefano, a Mons. Orlando Raggi nuovo Delegato Episcopale.

Il Vescovo Stefano ha letto il decreto di chiusura della fase diocesana al quale hanno fatto seguito i giuramenti degli officiali della Causa, la nomina del “Portitore” che avrà il compito di consegnare la documentazione alla Santa Sede.

Il momento conclusivo ha visto la chiusura e la posa del sigillo sull’ultima delle scatole contenenti complessivamente 13.000 pagine dell’Inchiesta diocesana.

Non sono mancate numerose foto e una ripresa video, ora disponibile sul canale YouTube del notiziario locale “Il Tuscolo”. La serata si è conclusa con un momento conviviale in famiglia, presso la casa delle religiose, ed è stata caratterizzata da tanta gioia e profonda gratitudine.

Desideriamo concludere questo breve aggiornamento con l’augurio del vescovo Stefano di poter “continuare ad accompagnare Madre Carla in queste tappe del suo cammino di santità ma soprattutto che noi con la nostra vita possiamo continuare ad accogliere la missione di Madre Carla ed essere esempio efficace attraverso la nostra testimonianza dell’amore che Dio ha per noi, in particolare per la famiglia religiosa, le famiglie religiose che ricordano Madre Carla che abbiano sempre questo coraggio di abbassarsi, di mettersi al servizio, prima di tutto del Signore e di conseguenza delle persone che il Signore vi affida perché lo Spirito Santo – così come in Madre Carla –possa trovare campo libero e fare quelle opere nuove che nascono quando ci si affida totalmente al Signore”.

 

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