Nato da nobile famiglia francese di Tours. Da secolare fu ministro di Carlo VIII, vicerè d’Aquitania ed economo del regio erario. Sposò Ridolfa Barselletti di Beaune e da lei ebbe molti figli. Mortagli la moglie, si fece sacerdote. Fu eletto vescovo di Nimes, ma vi rinunciò a favore di suo nipote, e poi di Saint Malò. Sembra che due dei suoi figli l’abbiano seguito nel sacerdozio, e che in un pontificale egli avesse celebrato tenendosi accanto, come diacono e suddiacono, i due figli. In seguito, e non poteva essere altrimenti, i due giovani divennero vescovi: Guglielmo di Meaux e Dionisio, che gli successe nel vescovato di Saint Malò. Su richiesta del re Carlo VIII, che nel 1495 era a Roma, papa Borgia (1492-1503) elevò il Brissonet a cardinale prete di S. Prudenziana. Nel 1497 gli fu conferita la chiesa di Reims, dove nel 1498 il Brissonet consacrò Luigi XII che gli conferì ricchissime abbazie e lo confermò viceré di Aquitania. Nel 1507 fu fatto arcivescovo di Narbona. Nel 1509 (secondo il Grandi nel 1508) fu nominato alla sede di Frascati e da qui, nel 1510 come asseriscono l’Orioli, il duca di York e il cronista incognito, optò per la sede di Palestrina. Secondo il Grandi, il Moroni e Biasotti-Tomassetti questa opzione avvenne nel 1509. Anche lui, avendo osteggiato a Pisa Giulio II (1503-13), fu scomunicato e privato della porpora. Leone X (1513-21) lo riconsacrò, dopo che ebbe espiato il fallo, e gli restituì il cardinalato. Morì a Narbona il 14-12-1516. L ‘Oldoino ne parla nel volume che inizia con l’anno 1492.