Ne parla l’Ughelli nella sua opera ed il Grandi afferma che di questo Gilberto Vescovo labicano fa cenno un antico registro dell’Abbazia Farfense; se ne parla anche negli atti sinodali dello stesso Papa Niccolò II (1059-61). Anche il solito cronista del can. Bartolini mette questo vescovo nel 1059 sotto Niccolò II, però non fa cenno ad Obizio. L’Orioli in questo periodo mette un Pietro II (1059-63). Infine il Moroni scrive che il Vescovo Gilberto non solo intervenne nel 1059 al Concilio celebrato a Roma da Niccolò II, ma lo sottoscrisse anche. Sempre secondo il Moroni, san Bruno, Vescovo di Segni, afferma nella vita di san Leone IX, che il card. Gilberto fu personaggio insigne per santità. Sembra morto nel 1062. Il nome di Gilberto Vescovo labicano appare anche in alcune bolle di concessione emanate dallo stesso pontefice ai canonici di Firenze. Lo ricorda il Ciacconio. A questo punto si potrebbe dire che l’Orioli sia incorso in un errore.