Domenica 2 febbraio, Festa della Presentazione al Tempio del Signore , Parrocchia S. Giuseppe Lavoratore Cocciano

Festa interdiocesana della Vita Consacrata: storie, volti e gesti di fede, speranza e carità

Il vescovo Stefano: i carismi della vita consacrata "pennellate dello Spirito Santo, come in un giardino fiorito di tanti colori”

3 Febbraio 2025

La  Giornata Mondiale della Vita consacrata rappresenta sempre un momento speciale per la comunità religiosa, ma quest’anno, per la prima volta religiosi e religiose presenti nel territorio della diocesi di Velletri-Segni e Frascati lo hanno celebrato insieme nel pomeriggio di domenica 2 febbraio presso la parrocchia di san Giuseppe Lavoratore in località

Attorno al vescovo Stefano Russo la grande sala si è riempita di una folta presenza di persone che hanno donato la loro vita a Dio nelle più varie forme, ma tutti accomunati da una stessa scelta radicale di vita.

 Una “festa” è stata definita la serata: il tempo è volato in un’alternanza di canti e testimonianze, spaccati di vita che hanno dello straordinario.

  • Le suore di san Camillo – che rischiano la vita per i malati negli ospedali – come in tempo di Covid o altre malattie pericolose ;
  • i Salesiani , che ancora oggi continuano il sogno di S. Giovanni Bosco, per incontrare i giovani oggi nel loro vissuto camminando accanto a loro, lavorando non come battitori liberi ma insieme, per far sì che i giovani “si sentano a casa” in una Chiesa che sia una famiglia accogliente;
  • le suore di Santa Marta, nate per raccogliere bambini orfani o abbandonati – in un ‘audace tentativo’ – e vivere in mezzo alla gente secondo le necessità, anziani, malati… in tante parti del mondo, ‘come Marta di Betania ha accolto Gesù;
  • i carmelitani con p. James del Kerala che, seguendo la voce chiara di Dio, ha lasciato la propria terra, si è donato in tante opere di giustizia sociale in un mondo fatto di caste chiuse, per dare dignità a tanti, fino ad arrivare in Italia, dove continua a testimoniare l’amore di Cristo;
  • le Suore Missionarie dell’Incarnazione, e la loro esperienza in spirito sinodale nel comunicare al mondo che Dio si è fatto carne, e l’impegno ad essere segni viventi di questa realtà, lasciando che Dio oggi prenda carne nelle situazioni concrete della vita.

E se altri avessero avuto il tempo di parlare, chissà quanti altri tesori avremmo potuto contemplare.

“Pennellate dello Spirito Santo” ha definito queste testimonianze il Vescovo Stefano, “come in un giardino fiorito di tanti colori” sottolineando l’importanza di ritrovarsi insieme come vita consacrata, in comunione fra tutti e invitando a sentirsi sempre più corresponsabili, gli uni verso gli altri, protagonisti.

Far sperimentare la Chiesa come famiglia, che tanti possano dire: ‘mi trovo a casa’ accogliendo tutti in Cristo.

È seguita la celebrazione presieduta dal Vescovo Stefano e numerosi religiosi sacerdoti, durante la quale è stata rinnovata la consegna della propria vita a Dio, che le letture della liturgia hanno mostrato.

Come ha detto il Vescovo:

“Il racconto della presentazione di Gesù al tempio parla di Maria e Giuseppe che portano Gesù al tempio: essi sono lì per consegnare la loro vita a Dio.

Un atto da ripetere ogni giorno che a sua volta ci fa ritrovare “rinnovati” in  due aspetti in particolare:

rimanere stanziati, radicati nella nostra fede” e mettersi in cammino insieme verso Cristo chiedendogli “cosa vuoi da noi oggi affinché questa vita sia ancora espressione del tuo amore?” 

Lo Spirito Santo suggerisce strade nuove, spesso faticose e contrarie alla corrente, ma che continuano ad annunciare Gesù”.

Il vescovo ha proseguito poi con un’osservazione particolare:

“Anna e Simeone sono ‘anziani’ – come possiamo riscontrare anche nelle nostre comunità – eppure hanno avuto un ruolo importantissimo in quel momento. Allora anche noi, se acquistiamo gli occhi del bambino evangelico, in qualsiasi età riscopriremo l’azione di Dio. Lasciamoci rinnovare dall’Amore di Dio e facciamo gesti concreti che ci fanno annunciatori di Cristo”. 

Ci rimane la gratitudine a Dio per il dono della vita consacrata, per la gioia della conoscenza reciproca che ha permesso di imparare gli uni dagli altri rafforzando la comunione, per aver potuto contemplare la multiforme azione dello Spirito Santo, che di tempo in tempo ha arricchito la Chiesa di carismi, luci uniche e originali che non vivono per sé stesse ma illuminano e nutrono tutta la cristianità, componendo l’unico Corpo di Cristo.

A seguire la “fotogallery” della festa.

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