EGIDIO AISCELLIN DE MONTAIGU (1368-1378)

10 Maggio 2010

L’Ughelli lo chiama Egidio Arcellini ed il card. Duca di York Aiscelin. Detto anche cardinal Bellamora, francese del dipartimento dell’Aveiron. Anch’egli fu cancelliere del re Giovanni nel periodo in cui questo sovrano fu prigioniero del Re d’Inghilterra e fu anche guardasigilli. Nel 1361 da Innocenzo VI (1352-62) venne consacrato vescovo di Terrovanne ed il 15-9-1361 fu promosso cardinal prete del titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti e da questa sede nel 1368, passò a quella suburbicaria di Frascati, sotto Urbano V (1362-70). Essendo un erudito in diritto il Papa lo incaricò delle legazioni del patrimonio in Umbria. Gli venne dato l’incarico di esaminatore della causa contro il Re di Polonia, Casimiro, colpevole di aver ripudiato sua moglie per sposare un’ebrea. Come cittadino rimase sempre attaccato e fedele alla sua Francia tanto che, quando il papa Gregorio XI (1370-78) il giorno 2 ottobre del 1376 lasciò Avignone per giungere a S. Paolo fuori le mura per restaurare a Roma la Santa Sede, spintovi dalle innumerevoli suppliche di S. Caterina da Siena, egli non faceva parte del seguito papale. Rimase in Avignone, ove morì nel mese di dicembre 1378. L‘Oldoino ne parla all’anno 1352. Con il 1378 la storia s’ingarbuglia a causa dei due papi conviventi nello stesso periodo, cosicché le varie cronotassi dei vescovi tuscolani non sono più d’accordo. I cardinali francesi, che erano in maggioranza, si urtarono con i colleghi italiani, che richiedevano la Santa Sede a Roma. A Roma venne eletto dagli italiani Urbano VI (1378-89), con sede in Roma. A Fondi i francesi elessero Clemente VII (1378-94), che stabilì ad Avignone la sua sede. Nella Chiesa si venne a creare una drammatica spaccatura. Il mondo cattolico occidentale si divise nell’obbedienza ai due papi che ritenevano ciascuno di essere il solo legittimo, combattendo l’altro con tutti i mezzi leciti ed illeciti. Ci furono due corti papali, due gerarchie, due collegi cardinalizi. Gli stessi ordini religiosi erano divisi. Pertanto anche le sedi vescovili venivano attribuite a vescovi diversi, da Urbano VI da Clemente VII. Per il card. duca di York, all’Aisellin nel 1379 succede George Grange e nel 1385 Pileo de Prata fino al 1401. Secondo l’Orioli ad Aisceline succede Bartolomeo da Frignano nel 1380-81 e nel 1383 Guglielmo de Chanac. Il Grandi mette come successore dell’Aiscelin nel 1380-81 il Lagrange, fino al 1402. È chiaro che in questa epoca di scisma non è veramente possibile determinare bene quali siano stati i cardinali legittimi e quali gli anticardinali in quanto, molti di essi, prima parteggiavano per l’antipapa, poi si ravvedevano e tornavano alla obbedienza del vero Papa e ammessi a far parte del Sacro Collegio. Il cronista incognito lo riporta vescovo di Frascati sotto l’antipapa Celestino VII, ma Urbano lo privò della dignità ecclesiastica nel 1379. Per il proseguimento si segue la cronotassi del duca di York e quella del Grandi, essendo concordi.

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