GIOVANNI BELLEY O DEI BELLOY (1553-1553)

10 Maggio 2010

Enciclopedia Cattolica lo chiama Jean Bellay. Nacque nella Gallia nel 1492. I suoi scritti e i suoi versi sono letti con piacere dagli eruditi. Studiò scienze alla Sorbona ed ebbe nel 1532 l‘Abbazia di Gildase, poi il vescovato di Baiona da Clemente VII (1523-34) che nello stesso anno lo trasferì a Parigi. Là ricevette Carlo V che andava nelle Fiandre. Fu ambasciatore del re Francesco I presso la Santa Sede e nel concistoro del 1535 Paolo III (1534-49) lo creò cardinale di S. Cecilia. Nel 1541 Paolo III gli concesse l’amministrazione della chiesa di Limoges. Nel 1544 lo propose alla chiesa di Bordeaux. Mentre nel 1533 il Belley era a Marsiglia, Francesco I si abboccò con Clemente VII per concludere il matrimonio di Enrico II con Caterina dei Medici, nipote del Papa. Il Belley fu inviato dal Papa in Inghilterra per cercare di ridurre quel Re all’obbedienza alla Santa Sede. Nel 1550 passò alla sede di Albano e, tre anni dopo, nel 1553 occupò quella di Frascati. In questa sede restò pochissimo, tanto che nello stesso anno cambiò sede con quella di Ostia e Velletri. Con la morte di Francesco I di cui era viceré fu privato del suo rango e rimase esposto a tutti gli attacchi dei suoi avversari. Le sue ingenti ricchezze, procuratesi con gli incarichi avuti, gli permisero la costruzione di uno sfarzoso palazzo presso le Terme Diocleziane, negli orti del Quirinale, non lontano da quello, altrettanto sontuoso del cardinal Oliviero Carafa. Questi edifici, con Sisto V (1585-90) e Gregorio XIV (1590-91), servirono per la residenza papale. Il Belley, decano del Sacro Collegio, morì nel 1560 e fu sepolto nella chiesa della Trinità dei Monti. L’Oldoino ne parla all’anno 1534.

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