Una tradizione che continua organizzata con gli Uffici diocesani di Pastorale Sociale e del Lavoro delle diocesi di Frascati e di Velletri-Segni

Il vescovo Stefano ha consegnato ai sindaci del territorio delle diocesi di Frascati e di Velletri- Segni il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace

L'evento si è svolto domenica 12 gennaio nella Cattedrale di S. Pietro Apostolo a Frascati durante la Celebrazione Eucaristica delle 11.30

12 Gennaio 2025

Domenica 12 gennaio, al termine della S. Messa delle 11:30, nella Cattedrale di Frascati, il nostro vescovo Stefano, ha consegnato ai sindaci dei comuni delle due diocesi di Frascati e Velletri-Segni, una copia del messaggio del Santo Padre, Papa Francesco, per la Giornata della Pace:

“Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace” .

E’ una tradizione avviata 15 anni fa dal precedente vescovo di Velletri-Segni, Mons. Vincenzo Apicella, che il vescovo Stefano ha voluto proseguire ed estendere alla diocesi di Frascati che, dal momento che lo scorso anno si è svolta nella Cattedrale di Velletri, quest’anno è avvenuta nella Cattedrale S. Pietro Apostolo di Frascati.

Erano presenti quasi tutti i sindaci e presidenti dei municipi di Roma Capitale il cui territorio è in tutto o in parte compreso in quello delle due diocesi, in persona o attraverso consiglieri/assessori da loro delegati.

Nella sua omelia, il vescovo Stefano ha brevemente richiamato i punti salienti del messaggio di Papa Francesco, sottolineando il significato particolare che l’annuale messaggio papale assume in occasione dell’inizio di questo anno giubilare.

Il collegamento è richiamato nel titolo stesso del messaggio, “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”, che riprende una delle invocazioni del Padre Nostro.

Divenire costruttori di pace parte dal riconoscerci tutti debitori, nei confronti di Dio e, insieme, di tutti gli uomini, prossimi e lontani. Si tratta, come dice Papa Francesco, di un cambiamento culturale e di atteggiamento.

“Quando una persona ignora il proprio legame con il Padre, incomincia a covare il pensiero che le relazioni con gli altri possano essere governate da una logica di sfruttamento, dove il più forte pretende di avere il diritto di prevaricare sul più debole”.

Questo è l’atteggiamento di chi si sente creditore nei confronti degli altri. Quando si cambia prospettiva e ci si pone nell’atteggiamento di chi è debitore, si comincia a porre le basi per una nuova relazione, una relazione che costruisce la pace.

Di seguito una piccola galleria fotografica dell’evento. Si ringrazia l’autore delle foto.

condividi su