Nacque a Brisighella – Faenza (RA), il 1° gennaio 1860. Laureato in filosofia e teologia, nel 1888 si laureò all’Apollinare anche in scienze giuridiche. In un primo tempo si dedicò all’insegnamento ove emerse la sua profonda preparazione di giurista; nel 1904 venne nominato Sottosegretario ed Uditore nella Sacra Congregazione del Concilio. Nel 1908, quale decano, fu chiamato a reggere il rinnovato Tribunale della Sacra Rota. Scrisse molte ed importanti opere giuridiche. Fu uno dei più notevoli compilatori di diritto canonico. Nel 1914 venne eletto cardinal diacono e nello stesso anno divenne Prefetto del supremo Tribunale della Signatura Apostolica. Nel 1920 passò a reggere la Santa Congregazione dei Sacramenti, alla cui organizzazione apportò importanti modifiche. Nominato vescovo, gli venne affidata la cura della diocesi suburbicaria di Frascati nel 1926. Svolse una intensa attività per la felice riuscita della Conciliazione della Santa Sede con lo stato italiano, nel 1929. Arrivato a Frascati, si trovò immediatamente impegnato nella celebrazione del IV centenario del miracolo della Madonna di Capocroce. Presiedette il comitato d’onore composto dal card. Laurenti di Monteporzio Catone, dal card. Galli di Frascati e dal nunzio apostolico in Belgio, S.E. mons. Clemente Micara di Frascati. Fu tale l’attaccamento che dimostrò verso la diocesi tuscolana, che molti in vita, ed anche dopo la morte, lo paragonarono al duca di York. In un primo tempo veniva in treno da Roma ogni sabato, poi ritenne più utile dimorare a Frascati. In tal modo presenziò a tutte le funzioni solenni in cattedrale e in tutte le chiese della diocesi. Il 6-1-1928, sul sagrato della chiesa dei frati, in occasione del centenario della 1° incoronazione, onorò il Santo Bambino e, nel 1929, celebrò il centenario della Madonna della Pietà a Rocca Priora. Dette il suo aiuto economico alle parrocchie, alle associazioni di Azione Cattolica, alle istituzioni religiose e cattoliche. Creò il «Bollettino della diocesi tuscolana» e lo mantenne finanziariamente. Fin dal suo primo apparire il cardinale esternò l’intenzione di riaprire il seminario tuscolano. Ed infatti lo fece, profondendo ingenti somme. Lo riaprì il 15 ottobre 1927 e mons. Biagio Budelacci venne nominato rettore. Da qui, dei ragazzi che vi entrarono come seminaristi nell’anno scolastico 1927-28, molti ne uscirono sacerdoti: Valerio Cascia, Luigi De Angelis, Tobia Dominicis, G. Battista Proia, Ermenegildo Botti, Angelo Favale, Giuseppe Buttarelli, Ruggero Sorgi, Pietro Ribis. Sotto lo sprone del cardinale Lega le associazioni di A.C., già vive ed operanti, ebbero nuovo impulso, tanto da riuscire prime in Italia nella gara nazionale catechistica. Fu l’epoca d’oro dell’associazionismo cattolico tuscolano. Fece restaurare la cattedrale e la sua sacrestia. Fece togliere nel coro invernale della cattedrale, situato allora nella cappella dell’Addolorata, gli stretti stalli dei canonici e la trasformò in cappella del Ss.mo Sacramento. Ne fece rifare il pavimento, fece costruire un bellissimo altare con un bel tabernacolo, che, successivamente, fu sostituito con quello stupendo del card. Duca di York. Fece erigere un’artistica balaustrata in marmo e sulle due colonnine centrali fece scolpire il suo stemma. Fece sostituire le vetrate superiori della cattedrale con lastre di cristallo lavorato raffiguranti Gesù che istituisce l’Eucarestia. Corredò la cappella di un artistico inginocchiatoio. Per suggerimento di mons. Silvio De Angelis, arciprete parroco della cattedrale di Frascati, istituì l’associazione «Lampade viventi» tendenti a promuovere l’adorazione al S.mo Sacramento. Nel presbiterio della cattedrale fece rifare il pavimento di marmo. Rinnovò, la sacrestia e nel pavimento risulta il suo stemma gentilizio. Corredò la sacrestia di armadi moderni per i canonici e i beneficiari. Fece abbattere alcuni locali dietro la sacrestia e in quello spazio ricavò un’aula capitolare per le riunioni dei sacerdoti e la corredò del necessario. A Grottaferrata condusse a termine la costruzione della chiesa del S. Cuore. A Poggio Tulliano riscattò dal proprietario la chiesa con l’annesso fabbricato. A Monte Porzio Catone fece rinnovare la copertura delle sale parrocchiali, e della canonica. A Montecompatri fece rifare la torre, dette moderno assetto alla chiesa parrocchiale e fece costruire una ampia sala per l’associazione giovanile. A Rocca Priora dette valido appoggio per la costruzione della canonica e del campanile e finanziò la sistemazione della facciata della chiesa e relativa vetrata. A Rocca di Papa fece ripulire la facciata della chiesa. A Frascati provvide anche a far restaurare e consolidare l’Episcopio e ad acquistare il terreno per allargare il cortile di Capocroce. L’opera sua più grande fu la costruzione di un’ampia e decorosa chiesa, con la canonica, a Colle di Fuori. Nel 1932 inaugurò il corso di studi per la gioventù femminile presso la casa delle Figlie del S. Cuore a Frascati e volle partecipare al 25° sacerdotale di mons. Silvio De Angelis. Morì a Roma il 16 dicembre 1935.