Nacque ad Alpedrin, in Portogallo nel 1406. Seppe supplire con i suoi talenti alla povertà di nascita. Studiò a Parigi. Fu parroco in Scolabo (Portogallo), ove si ricoverarono i sovrani per paura della peste. La regina lo elesse suo confessore e il Re lo volle suo consigliere. Fu decano di Lisbona, poi vescovo di Evora ed infine arcivescovo di Lisbona e protettore dell’Università di Coimbra, con la ricca Abbazia di Alcobazia. Prese parte alla pace tra Alfonso ed Enrico di Castiglia nel 1464. Il Re lo fece suo primo ministro. Il 18-12-1476 da Sisto IV (1471-84) fu creato cardinal presbitero di S. Pietro e Marcellino, per esplicita richiesta di Alfonso V, lusitano. Nel 1484 fu legato pontificio a Venezia al fine di sancire la pace tra Repubblica Veneta e Ducato di Ferrara, cosa che puntualmente fece. Fu nominato cardinale vescovo di Albano, fino a che il 22-5-1501 non passò a dirigere la diocesi di Frascati. Dopo due anni, sotto Alessandro VI (1492-1503) passò alla sede di Porto. Ebbe il titolo di S. Lorenzo in Lucina e ampliò l’abitazione dei cardinali titolari. Non fu di gradimento al principe Giovanni, tanto che lo fece ritornare a Roma. Alessandro VI lo fece Protettore dei frati minori. Teneva molti beni ecclesiastici: i vescovati di Lisbona, di Braga, di Visen, di Porto, di Evora e di Cento, ventisei abbazie e tutte di cospicua consistenza. In verità il frutto di queste rendite lo impiegava nell’ornare e restaurare chiese e soccorrere i poveri. Morì nel 1508 a 102 anni di età e fu sepolto in S. Maria del Popolo, ove, in vita, si era fatto costruire un monumentale sepolcro. Fu il più ricco e facoltoso cardinale del suo tempo. Sul pavimento di S. Maria del Popolo, a destra del 3° altare esiste la seguente scritta: GEORGE. EPISCOPUS. TUSCULAN. CARO. PORTUGAL. MUNUS. QUOD. AB. ED. OPTABAT. L’Oldoino ne parla all’anno 1471.