FRANCESCO PIGNATELLI (1724-1725)

Nacque a Napoli il 6 febbraio del 1651 o del 1652, come scrivono l’Enciclopedia Cattolica e l’Archivio della cattedrale, dalla nobile famiglia Pignatelli di Monteleone. Era nipote di Innocenzo XII (1691-1700). In giovane età entrò nell’ordine dei Teatini (1669). Si laureò in teologia e la insegnò sia a Roma, che a Madrid. Nel 1683 venne nominato arcivescovo di Taranto. Per il vantaggio spirituale di quella Chiesa, si circondò di uomini dotti e santi e in loro compagnia visitò, più volte, la diocesi. Profuse danaro ai poveri e fu un cultore dell’ospitalità. Fece restaurare il palazzo arcivescovile e rifece, si può dire dalle fondamenta, il seminario in cui promosse le scienze e i buoni costumi. Successivamente lo zio Innocenzo XII lo mandò, nel 1700, nunzio in Polonia, ove compose lo scisma dei Ruteni. Nel 1702 fu trasferito a Napoli, come arcivescovo, da Clemente XI (1700-21), che, nel 1703, lo elevò alla porpora cardinalizia con il titolo presbiteriale di S. Pietro e Marcellino. A Napoli governò santamente la diocesi, ampliò il seminario, fondò un monastero per le donne penitenti, celebrò il Sinodo, istituì un collegio per i novelli convertiti. Predicò assiduamente sia al clero che al popolo. Il 13 giugno 1724 passò alla Chiesa di Frascati, dopo essere passato all’ordine dei vescovi. L’11 novembre 1725 passò alla chiesa di Porto e S. Rufina. Morì a Napoli il 5 dicembre 1734. Fu, sepolto nella chiesa dei Santi Apostoli, nella cappella della Concezione, fatta erigere da lui stesso. Il Guarnacci lo riporta al vol. II pag. 4