L’Orioli lo chiama De la Tour d’ Auvergne nelle Gallie. Il cronista incognito lo chiama «fra Bernardo de Turre». L’Ughelli lo chiama Bertrando Augerius de Turre e il Moroni Bernardo Augerio. Di origine francese. Nacque a Comblico o, come scrive il Moroni, a Combolico, nella diocesi di Cahors, terra natia di Giovanni XXII (1316-34). Religioso francescano, fu prima provinciale dell’ordine in Aquitania. Di costumi integerrimi, esperto delle scritture ed di teologia, tanto che fu chiamato «dottor famoso». Prese parte quasi sicuramente alla persecuzione operata dal Papa contro i frati minori, che a suo dire avevano il torto di predicare la povertà evangelica, turbando il modus vivendi della Chiesa. Fu inquisitore in Francia e nunzio in Italia, sconvolta dalle guerre civili. Nel 1319 fu fatto arcivescovo di Salerno e il 20 dicembre 1320 venne elevato alla porpora, con il titolo di S. Silvestro e Martino ai Monti. Nel 1322, asserisce il Moroni, fu assegnato alla sede di Frascati. Il Ciacconio riferisce che fosse l’autore di varie opere e che morisse ad Avignone nel 1327. Secondo l’Orioli, invece morì nel 1333. Moroni pone la sua morte nel 1330; altri ne ritardano la morte fino al 1334. Il Grandi lo fa morire nel 1327; il duca di York nel 1330; il Razza nel 1333. Biasotti-Tomassetti lo datano 1323-32 e annotano che l’antipapa Niccolò V elesse nel 1328 vescovo tuscolano o Bonifacio de Donoratico o Paolo de Viterbo. Ma si tratta di promozioni non legali, perché fatte da un antipapa e forse per motivi come questo che si trovano forti disparità di date fra i ricercatori.