BARTOLOMEO DE FRIGNANO (1380-1381)

Di questo cardinale fa cenno il Razza. Il Moroni (vol. XXVII pag. 251) scrive di un Tommaso Frignano, nobile modenese che professò nell’ordine dei minori. Valente oratore e professore di teologia a Bologna. Eletto nel 1367 generale dell’ordine, fu fatto segno a molte calunnie, tanto da essere costretto a dimettersi. Riconosciuto in seguito innocente, fu restituito al generalato. Urbano V lo utilizzò per la pace tra Veneziani e Francesco da Carrara. Nel 1372 fu eletto arcivescovo di Grado e cercò di sedare la lite tra Cipro e Genova. Operò una lega contro Barnabò e Giuliano Visconti. Urbano VI nel 1378 lo creò cardinale del titolo di S. Nereo e Achille. Passò poi al titolo di S. Lorenzo in Damaso e poi al vescovato tuscolano. Morì in odore di Santità nel 1381 e fu sepolto in S. Maria in Aracoeli. Giovan Battista Todini scrisse e fece pubblicare la vita del Frignano. Si è propensi a credere che questo cardinale realmente sia stato il successore dello sconsacrato La Grange e che all’epoca due fossero i cardinali vescovi tuscolani: il La Grange, rinominato da Clemente VII e il Frignano creato da Urbano VI.