Nacque a Genova nel 1441. La sua famiglia dalla Spagna, ove esercitava la mercatura, si trasferì a Genova e successivamente a Roma. Secondo l’Enciclopedia Cattolica trascorse gli anni della gioventù in Oriente e solo dopo la caduta dell’Impero Bizantino si stabilì a Genova e si legò d’amicizia con il card. Cibo, che lo fece conoscere a Sisto IV (1471-84). Il Papa lo utilizzò nelle missioni apostoliche estere e nel 1484 lo nominò vescovo di Ventimiglia. Il Cibo, divenuto papa Innocenzo VIII (1484-92) lo nominò subito suo datario. Per natura era comunicativo e riusciva ad aprire il cuore degli uomini. Nel 1486 fu nominato vescovo di Orense, di Nicosia, di Lamego in Portogallo e di altri vescovati, compreso quello di Genova, secondo il Grandi. Nel 1489 da Innocenzo VIII fu creato cardinale prete di S. Anastasia. Ebbe il vescovato di Tournay fino al 1494 e poi quello di Pamplona, che tenne fino alla morte. Nel 1494, fu datario, segretario di stato e legato pontificio in Roma di Alessandro VI Borgia, (1492-1503) quando questi, per paura di Carlo VIII, che era sceso a Roma, se ne fuggì ad Orvieto. Alla morte di Alessandro VI, mancò poco che il Pallavicini non divenisse Papa. Giulio II (1503-13) lo inviò legato a Savona, quando Luigi XII e Ferdinando il Cattolico trattavano la lega contro Venezia. Il Moroni sostiene che nel 1503 Giulio II lo fece cardinal vescovo di Palestrina, ma non accenna né all’assegnazione della sede di Albano né tanto meno a quella di Frascati. Il Grandi dice che fu Alessandro VI a nominarlo cardinale di Albano e nel novembre del 1503 alla diocesi di Frascati. Biasotti-Tomassetti datano il Pallavicini 1503-03. L ‘Oldoino ne parla all’anno 1484.